Enrico Rossi: un fantasma si aggira per la Toscana

Enrico Rossi  è nella parte discendente della sua parabola politica.
Dopo aver governato per interposta persona, cercando di  assencondare i progetti politici di Renzi, e senza essere riuscito, anche per la profonda antipatia della persona, a creare un suo seguito politico dentro il PD toscano; dopo aver governato la Toscana con piglio paternalista e inefficiente; dopo aver assecondato tutti gli interessi econimici privati di una qualche consistenza; dopo aver appoggiato strenuamente una sequela di grandi opere inutili; dopo aver cercato di fare il “non renziano leale“, cercando di non imicarsi il capo tribù di Rignano è stato costretto ad uscire dal PD per cercare un poco di ossigeno politico.

.Enrico Rossi

Dopo anni di sottomissione ha capito di non avere alcuno spazio di manovra e ha cercato di riciclarsi come “rivoluzionario socialista” e antirenziano.
Tutto inutilmente.
Il suo peso politico in Toscana è pari a Zero nonostante due mandati da Presidente della Regione.
I suoi rapporti con il PD sono stati ovviamente azzerati.
Le sue ambizioni ministeriali accantonate.
Nullo il suo peso politico nella nuova formazione dei Democratici Progressisti.

La presenza politica di Enrico Rossi è insignificante sia in Regione sia a livello nazionale e ora si aggira come un fantasma per la Regione che lo ha visto pontificare in modo arrogante in ogni circolo o festa dell’Unità, almeno finchè il buon Cialdini lo ha richiamato alla realtà.